Al fine di limitare le conseguenze provocate dal cambiamento climatico già in atto, la comunità scientifica internazionale ha dato un’indicazione molto precisa: l’impiego di carbone e petrolio come fonti di energia va ridotto in tempi molto brevi, e va sostituito con le fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, idroelettrico, eolico, biomasse). In linea con taleprospettiva l’Unione Europea ha posto obiettivi molto stringenti da raggiungere nei pross
imi 20 anni, l’ultimo dei quali, deliberato il 9 ottobre 2018 da 28 ministri dell’Ambiente, stabilisce un taglio delle emissioni di CO2 fossile nel settore dei trasporti pari al 35% entro il 2030
(ed al 15% entro il 2025).
La buona notizia è che lo sviluppo dirompente registrato negli ultimi anni dalle tecnologie basate su fonti rinnovabili renderà possibile nei tempi previsti questo processo di transizione. Si tratta di un processo già avviato grazie al sistema delle incentivazioni per cui, allo stato attuale, alcune di queste tecnologie sono diventate di fatto economicamente convenienti rispetto a quelle tradizionali.
Purtroppo, in questi anni ci si è anche resi conto che la disponibilità di soluzioni tecniche adeguate non basta: gli esperti ricordano infatti che occorre creare un’estesa consapevolezza sociale relativa alla transizione alle rinnovabili. Fintanto che tale transizione non entra a far parte degli orizzonti sociali di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, fintanto che nuove modalità sociali di produzione e uso dell’energia non si affermano sul piano globale, modificando di conseguenza abitudini e comportamenti individuali e collettivi, anche la migliore delle soluzioni tecniche stenterà a trovare applicazione. L’analisi e comprensione di tali aspetti, che possiamo genericamente chiamare di co-progettazione e accettazione di nuovi sistemi di produzione, distribuzione e uso dell’energia, potrebbero essere aiutate da competenze e conoscenze non strettamente tecniche, ma più di orientamento sociologico, psicologico, antropologico.
Il Centro Levi Cases, che promuove ricerca e divulgazione riguardo all’economia e tecnica dell’energia, ha pensato di organizzare un incontro su questo tema, con i massimi esperti del nostro paese. L’evento si svolgerà martedì 20 novembre nell’Aula magna di Palazzo Bo alle ore 14.00.
L’occasione è ideale per prendere coscienza di questo aspetto del problema della transizione energetica verso il rinnovabile, ma anche per discutere ed approfondire il contributo e il ruolo decisivo delle scienze sociali in quest’ambito.
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PROGRAMMA:
- 14:00 Registrazione dei partecipanti
- 15.00 – 15.10 Saluto istituzionale
Prof. Luciano Gamberini – Università degli Studi di Padova - 15.10 – 15.20 Saluti e introduzione ai lavori
Prof. Alberto Bertucco – Direttore del Centro Levi Cases, Università degli Studi di Padova - 15.20 – 15.40 Energia, materia ed economia circolare: operatori di circolarità e la morte degli oggetti
Prof. Dario Padovan, Università degli studi di Torino - 15.40 – 16.00 Prosumer e reti sociali nella transizione energetica
Prof. Giorgio Osti, Università degli studi di Trieste - 16.00 – 16.20 Il ruolo delle comunità energetiche nella transizione alle rinnovabili
Dott. Alessandro Sciullo, Università degli studi di Torino - 16.20 – 16.40 L’Energia come struttura narrativa a disposizione della Comunità umana
Prof. Gian Piero Turchi, Università degli studi di Padova - 16.40 – 17.00 Coffee Break
- 17.00 – 17.45 Tavola rotonda
Prof. Dario Padovan
Prof. Giorgio Osti
Dott. Alessandro Sciullo
Prof. Arturo Lorenzoni
Prof.ssa Ekaterina Domorenok
Moderatore Prof. Alberto Bertucco - 17.45 Conclusione dei lavori
Martedì 20 novembre 2018 Dalle 14.00 alle 17.30 – AULA MAGNA, Palazzo Bo, Padova
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