Su iniziativa del Centro Studi Interdipartimentale di Economia e Tecnica dell'Energia, i sottoscrittori di questo appello, docenti e ricercatori dell'Università degli Studi di Padova, profondamente preoccupati dall'evoluzione dei dati relativi al riscaldamento globale del pianeta in atto che emergono dall'attività di ricerca presso l'Ateneo, si appellano ai decisori pubblici a tutti i livelli e ai cittadini italiani perché si adoperino per modificare i propri comportamenti e i temi del contrasto e dell'adattamento al cambiamento del clima vengano posti tra le priorità assolute dell'agenda politica.

Sono ormai inequivocabili i dati che emergono dal consesso più autorevole in assoluto a livello scientifico a livello mondiale, l'Intergovernamental Panel on Climate Change, IPCC, istituito nel 1988 per fornire ai responsabili politici valutazioni scientifiche periodiche sullo stato attuale delle conoscenze sui cambiamenti climatici. Questi dati dimostrano che le attività antropiche hanno alterato in modo significativo il clima degli ultimi 50 anni, e avranno un impatto ancora maggiore nei prossimi 50, ponendo un allarme giustificato ed urgente ad eliminare nel più breve tempo possibile l'uso dei combustibili fossili, compatibilmente con la crescita dell'economia e il benessere dell'intera umanità. Non si tratta di opinioni, ma di dati misurati e verificati dai più autorevoli ricercatori al mondo.

L'azione è necessaria ora. E soprattutto vogliamo sfatare la narrazione che la transizione verso un'energia a ridotte emissioni di gas serra rappresenti un costo pesante dal punto di vista sociale ed economico. Oggi molte tecnologie per la produzione di energia elettrica prive di emissioni, dal solare all'eolico, hanno costi industriali inferiori a quelli dei combustibili fossili. Certo, si tratta poi di adeguare le reti e di dotarsi di accumuli adeguati su scala giornaliera e stagionale; e di disegnare e realizzare interventi mirati a supportare, in particolare, le famiglie vulnerabili e le piccole e medie imprese nell'acquisizione di efficientamento energetico. In sintesi, con un'adeguata pianificazione che non lasci indietro nessuno, anche non considerando i minori costi ambientali, la transizione non comporta una minaccia per i costi sostenuti dai cittadini e le imprese.

Rivolgiamo dunque il nostro appello ai decisori pubblici a tutti i livelli, perché assicurino fondi adeguati alla ricerca sul contrasto e l'adattamento al riscaldamento globale e perché in ogni loro decisione tengano come prioritaria la lotta ai cambiamenti climatici in atto.

Riportiamo di seguito alcuni dei punti più significativi degli Headline Statements del Sesto Assessment Report (AR6) pubblicato da IPCC nel marzo 2023 (IPCC 2023). Si tratta delle conclusioni generali della sintesi approvata per i responsabili politici che, nel loro insieme, forniscono una narrazione concisa delle evidenze scientifiche condivise.

A1
Human activities, principally through emissions of greenhouse gases, have unequivocally caused global warming, with global surface temperature reaching 1.1°C above 1850–1900 in 2011–2020. Global greenhouse gas emissions have continued to increase, with unequal historical and ongoing contributions arising from unsustainable energy use, land use and land-use change, lifestyles and patterns of consumption and production across regions, between and within countries, and among individuals (high confidence).

A2
Human-caused climate change is already affecting many weather and climate extremes in every region across the globe. This has led to widespread adverse impacts and related losses and damages to nature and people (high confidence)

A3
Current global financial flows for adaptation are insufficient for, and constrain implementation of, adaptation options, especially in developing countries (high confidence).

B1
Continued greenhouse gas emissions will lead to increasing global warming, with the best estimate of reaching 1.5°C in the near term in considered scenarios and modelled pathways. Every increment of global warming will intensify multiple and concurrent hazards (high confidence).

B2
... projected long-term impacts are up to multiple times higher than currently observed (high confidence)

C1
Climate change is a threat to human well-being and planetary health (very high confidence). There is a rapidly closing window of opportunity to secure a livable and sustainable future for all (very high confidence).
... The choices and actions implemented in this decade will have impacts now and for thousands of years (high confidence)

C2
Deep, rapid and sustained mitigation and accelerated implementation of adaptation actions in this decade would reduce projected losses and damages for humans and ecosystems (very high confidence),

Per approfondimento:

IPCC, 2023: Summary for Policymakers. In: Climate Change 2023: Synthesis Report. Contribution of Working Groups I, II and III to the Sixth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change [Core Writing Team, H. Lee and J. Romero (eds.)]. IPCC, Geneva, Switzerland, pp. 1-34, doi: 10.59327/IPCC/AR6-9789291691647.001

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